Qual è la vera origine del COVID-19?
Sin dai primi casi di polmoniti da Coronavirus, fino alla dichiarazione da parte dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dello Stato di Pandemia Mondiale, c’è stata sempre una forte discussione sulle origini del Virus.
Sono state diffuse teorie complottiste che parlavano della creazione del Virus in laboratorio, servizi televisivi predittivi e molto altro.
Noi di Sestre crediamo fermamente nell’informazione scientifica quindi, per dare una risposta agli interrogativi riguardanti la nascita del Coronavirus, vi abbiamo riportato lo studio scientifico pubblicato su Nature il 17 marzo 2020.
Nature è una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell’ambito della comunità scientifica internazionale.
Di cosa parla questo articolo
LO STUDIO PUBBLICATO SU NATURE
In data 17 Marzo 2020, i ricercatori scientifici hanno pubblicato uno studio che, partendo dalla conformazione del Covid-19, indaga se sia stato creato dalla natura o dall’uomo
Grazie a questo studio scientifico pubblicato sulla rivista Nature, possiamo scoprire la verità sull’origine del Coronavirus e rispondere alla domanda che ci stiamo facendo:
è stato creato in laboratorio?
Scopriamolo insieme!
CONFORMAZIONE GENOMICA DEL VIRUS
Per scoprire le origini del Coronavirus, i ricercatori hanno cominciato a studiare il genoma (vale a dire quali sono i geni del virus) comparandolo agli altri virus della stessa famiglia.
Come viene riportato nello studio:
“Here we review what can be deduced about the origin of SARS-CoV-2 from comparative analysis of genomic data. We offer a perspective on the notable features of the SARS-CoV-2 genome “
Secondo lo studio, il virus SARS-CoV2 presenta delle caratteristiche peculiari rispetto a tutti gli altri della stessa famiglia.
1. Affinità verso il recettore ACE2
Abbiamo approfondito il ruolo del recettore ACE2 già in questo articolo. Secondo lo studio pubblicato su Nature, il Covid-19 presenta una elevatissima affinità verso il recettore umano ACE2.
2. Presenza di una Spike Protein
Il Covid-19 presenta sulla sua superficie una proteina a punta, chiamata Spike protein, con un sito di rottura poligamico in cui si inseriscono 12 nucleotidi
IL RUOLO DELLA SPIKE PROTEIN
La presenza di questa Spike Protein è cruciale per capire la provenienza del Covid-19.
Scopriamo insieme che cos’è!
La Spike protein è la parte più variabile del virus.
Questa parte del virus, comunemente identificata come corona (e che ha fatto guadagnare al virus questo nome), ha subito una serie di mutazioni (rispetto al virus di laboratorio) sino a sviluppare una forte affinità per quel famoso recettore umano, l’ACE2 di cui abbiamo parlato prima.
Quindi come si è sviluppato il Coronavirus?
Tra poco lo scopriremo…ma prima

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NATURA O LABORATORIO?
Come riportato nello studio circa l’affinità tra il virus e il recettore:
“Thus, the high-affinity binding of the SARS-CoV-2 spike protein to human ACE2 is most likely the result of natural selection on a human or human-like ACE2 that permits another optimal binding solution to arise”
Pertanto, questa elevata affinità tra la proteina di picco (Spike Protein) SARS-CoV-2 nei confronti del recettore umano ACE2 è, molto probabilmente, il risultato di una selezione naturale su:
- un essere umano
- un organismo che presenta un recettore simile a quello umano ACE2 che consenta un legame ottimale
LE TEORIE SULLO SVILUPPO DEL COVID-19
I ricercatori hanno ipotizzato due teorie su come il Covid-19 possa essersi sviluppato.
Come riportato nello studio:
However, the genetic data irrefutably show that SARS- CoV-2 is not derived from any previously used virus backbone20.
Instead, we propose two scenarios that can plausibly explain the origin of SARS-CoV-2:
(i) natural selection in an animal host before zoonotic transfer;
(ii) natural selection in humans following zoonotic transfer. We also discuss whether selection during passage could have given rise to SARS-CoV-2.
Dallo studio scientifico, quindi, emerge molto chiaramente un’informazione importante:
Per i motivi sopra elencati, è molto difficile che SARS-CoV-2 sia emerso attraverso la manipolazione di laboratorio
Inoltre, se fosse stata eseguita una manipolazione genetica in laboratorio, uno dei numerosi sistemi genetici inversi disponibile per betacoronavirus sarebbe stato usato per contrastare la pandemia che ad oggi ha ucciso 19.648 persone nel mondo.
Quindi, come sottolineano i ricercatori:
Our analyses clearly show that SARS-CoV-2 is not a laboratory construct or a purposefully manipulated virus.
Come abbiamo detto, i ricercatori hanno formulato due teorie sullo sviluppo del Covid-19.
Scopriamole insieme!
TEORIA 1
Selezione naturale in un ospite animale prima del trasferimento zoonotico
Secondo questa teoria, il processo evolutivo che ha portato all’origine del COVID-19 è avvenuto in un ospite animale.
Secondo i ricercatori le ipotesi sono due:
- un pipistrello (Rhinolophus affinis)
- un pangolino Malayan pangolins (Manis javanica), illegalmente importato in Cina
Tuttavia, affinché si verifichino nel corso del processo evolutivo due mutazioni (inserzione e selezione) sullo stesso virus, l’ospite animale dovrebbe avere una altissima densità di popolazione, affinché possa aumentare la casistica.
Come riportato nello studio scientifico:
Mutations, insertions and deletions can occur near the S1–S2 junction of coronaviruses22, which shows that the polybasic cleavage site can arise by a natural evolutionary process
TEORIA 2
Selezione naturale nei seguenti esseri umani dopo trasferimento zoonotico
È possibile che il progenitore di SARS-CoV-2 abbia raggiunto l’uomo attraverso una trasmissione animale-uomo e che, successivamente, abbia acquisito le caratteristiche genomiche che conosciamo oggi in seguito a delle trasmissioni uomo-uomo che non sono state rilevate.
Tuttavia, queste trasmissioni uomo-uomo, hanno causato degli adattamenti del virus nel tempo fino a favorire le mutazioni genetiche che hanno portato al COVID-19.
L’acquisizione di queste variazioni sul corredo genomico del virus ha fatto acquisire al Covid-19 una affinità maggiore per le proteine umane, una elevata capacità di contagio sino allo scenario che conosciamo tutti.
IL RISULTATO FINALE DELLO STUDIO
Come è ampiamente spiegato in questo articolo e nello studio scientifico pubblicato su Nature, il Covid-19 si è sviluppato in modo naturale, mutando nel passaggio da ospite ad ospite.
Abbiamo voluto condividere con voi i dati contenuti in questo studio perché crediamo che le informazioni non verificate e le teorie complottiste, creino panico e paure inutili.
La situazione odierna è molto delicata ed è importante mantenere la calma e non stressare ulteriormente il nostro organismo.
Vi raccomandiamo di informarvi sempre da fonti attendibili e di seguire attentamente le direttive del Ministero della Salute e del Governo e di seguire le regole di buona salute che aiutano a prevenire la diffusione del virus e a rafforzare il nostro sistema immunitario.
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