Il tessuto adiposo (AT) è considerato l’organo più variabile e complesso, che regola l’energia di tutto il corpo piuttosto che quella di un solo tessuto.
Di cosa parla questo articolo
Origine e funzione del tessuto adiposo
È principalmente composto da
- preadipociti
- cellule endoteliali vascolari
- cellule del sangue infiltranti
- periciti
- cellule stromali
- cellule T regolatorie (Treg), che sono state trovate coinvolte nel controllo dello stato infiammatorio dell’AT.
La funzione principale di AT è di eliminare i lipidi in modo efficace per prevenire la lipotossicità in altri tessuti, come fegato, cuore e muscoli.
La lipotossicità, infatti, agisce sulla fluidità di membrana, alterando il trasporto e la segnalazione dei recettori associata al rilascio di mediatori lipidici e dei metaboliti dell’ossigeno, che invece contribuiscono alla resistenza all’insulina, all’infiammazione e alla morte cellulare.

Il tessuto adiposo può andare incontro ad adattamenti, quali l’ipertrofia e l’iperplasia, che comportano un malfunzionamento del tessuto stesso.
In condizioni di digiuno è un importante fonte energetica, poiché attraverso la lipolisi, permette il rilascio di acidi grassi.
Il tessuto adiposo, oggi ribattezzato organo adiposo, ha importanti funzioni metaboliche, dimostrabili con il suo intervento in alcune importanti malattie metaboliche, come il diabete e/o la sindrome metabolica.
Le proteine secrete dall’AT sono chiamate adipochine.
Il più noto di questi è la leptina, che fornisce sazietà, aumenta l’ossidazione dei lipidi e aumenta la biogenesi dei mitocondri. Presenta cellule con una caratteristica forma ad anello, con un nucleo non centrato, ma spostato verso l’esterno.
La distribuzione di tessuto adiposo
In base alla sua distribuzione, il tessuto adiposo può essere suddiviso in:
- VAT, tessuto adiposo viscerale
- SAT, tessuto adiposo sottocutaneo
Il VAT comprende il tessuto attorno al cuore e gli organi intra-addominali ed è suddiviso in base alla sua corrispondente localizzazione.
È un tessuto molto sensibile all’apoptosi e ha un livello inferiore di lipoproteine lipasi, un alto contenuto di lipolisi indotta da catecolamine e un elevato numero di recettori adrenergici.
Il VAT è più sensibile alla perdita di peso, più metabolicamente attiva, più lipolitica e produce più adipochine rispetto al SAT.
Il grasso viscerale è implicato nella fisiopatologia di alcune malattie metaboliche, in quanto un aumento del grasso viscerale determina un aumento del rischio di sviluppare infiammazione.
Il SAT è diverso dal VAT, da un punto di vista molecolare e fenotipico. Migliora i parametri metabolici e la segnalazione dell’insulina.
Composizione

Da un punto di vista istologico, invece, può essere classificato in:
- WAT, tessuto adiposo bianco
- BAT, tessuto adiposo bruno
- BMAT, tessuto adiposo del midollo osseo.
Esiste, poi, un altro tipo di tessuto adiposo che svolge un ruolo nella transizione tra la WAT e la BAT e si chiama tessuto adiposo beige, che ha caratteristiche uniche.
Beige AT è un tipo distinto transitorio di adipociti che si riscontrano nel WAT e BAT, soprattuto nel tessuto adiposo sottocutaneo.
È considerata una forma inducibile di adipociti termogenici; possiedono abbondanti mitocondri ed esprimono la proteina UCP1.
Questo terzo tipo di adipocita si distingue dalle cellule adipose bianche circostanti perché, quando stimolata da opportuni segnali cellulari, comincia a comportarsi in maniera simile all’adipocita bruno: attiva la sintesi di termogenina e brucia gli acidi grassi, producendo calore.
L’attivazione degli adipociti beige è definita con il termine browning.
Il WAT, ovvero il tessuto adiposo bianco, è considerato un organo preferenziale, che immagazzina energia sotto forma di esteri di TG e di colesterolo, controlla il metabolismo e secerne citochine, proteine, lipidi e miRNA.
Il BAT, ovvero il tessuto adiposo bruno, è un tessuto costitutivo e termogenico, con adipociti più piccoli e un’alta densità mitocondriale, ed è specializzato per la generazione di calore e la produzione di ATP, con alti livelli di proteina disaccoppiante 1 (UCP1).
Come agisce
L’AT è innervato dal sistema nervoso simpatico, che svolge il ruolo di attivazione della termogenesi rilasciando la noradrenalina attraverso i suoi recettori specifici.
Il freddo è un altro induttore UCP1, che stimola l’assorbimento lipidico per un’efficace produzione di calore e biogenesi mitocondriale e induce anche l’espressione di fattori pro-angiogenici, come un fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), indicando che il rimodellamento angiogenico della BAT è necessario per la termogenesi.

Questo tessuto presenta una maggiore espressione di PPARΥ e PGC-1 α ed è preferibilmente localizzato nelle zone sovraclaveari e paravertebrali dove ha una propria identità e un’origine diversa dal WAT, perché i precursori del grasso bruno esprimono una firma genica miogena.
Il BAT è presente negli animali che vanno in letargo e devono adattarsi alle stagioni fredde, ma anche negli adulti umani e nei neonati.
conosciamo il nutrizionista

Dr. Giuseppe Labianca
Biologo Nutrizionista, laureato in Biologia della Nutrizione e Biologia Sanitaria; iscritto all'albo dei biologi, sez. A.
Durante l’ultimo anno di Università ha avuto modo di interfacciarsi alla realtà lavorativa, maturando esperienza all’ interno di un laboratorio di Anatomia Patologica, che, sempre più, gli ha permesso di consolidare l’attitudine verso l’ambiente clinico-sanitario.
Durante lo stesso anno ha avuto l’opportunità di partecipare al Master in Nutrizione ed Alimentazione Umana (presso A.b.a.p. - Bari).
Durante l’epilogo del master ha maturato una ulteriore esperienza lavorativa in un laboratorio di Patologia Clinica, grazie al quale ha potuto creare un link, molto forte, tra le sue conoscenze cliniche e la nutrizione, ad oggi, forse l’arma più potente che abbiamo per poter combattere e, molte volte, anche guarire numerose patologie.
Essere un nutrizionista per il Dr. Labianca, non significa prescrivere una dieta o, semplicemente, far dimagrire.
Significa essere in grado di lasciare al paziente qualcosa, non un foglio di carta con delle indicazioni, ma scelta e consapevolezza di ciò che si è e che si vuol diventare.
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